Per la nuova rubrica Talking with Coach, una chiacchierata fra Karen, Gui e Teo
Disponibile anche su Spotify
- Matteo Pizzi, new entry per Dummies at the Box, trainer a tutto tondo, uno dei pochi Certified CrossFit® Trainer – Level 3 in Italia;
- Karen, la nostra prima firma, ballerina, insegnante di danza moderna e classica e di pilates, CrossFit® Level 1;
- e poi io, appassionato, scribacchino e poco focalizzato sulla dieta.
Ci siamo trovati e ci siamo chiesti se, quando e come un frequentatore o una frequentatrice delle classi possano considerarsi pronti per passare a una preparazione individuale.
Abbiamo concordato su diversi punti: il primo, fondamentale, è che per fare una programmazione
individuale bisogna essere disposti a impegnarsi molto, non solo nelle ore (tante) di allenamento, ma
anche nella vita, che deve essere vita da atleta a tutto tondo.
E poi, se tante persone preferiscono la preparazione individuale, perché si sentono più a loro agio, più seguiti, ritengono di avere il tempo per prepararsi meglio allo sforzo fisico o per stretchare bene post wod, forse è bene che i loro coach si facciano un piccolo esame di coscienza:
- cosa manca nelle mie classi, pensate secondo il metodo CrossFit®, per farmi stare il meglio possibile in una sola ora di allenamento?
- Cosa spinge il mio utente a preferire allenarsi da solo anziché stare nel gruppo, migliorarsi con gli amici e aiutare loro a crescere?
- Quali sono gli obiettivi cui non so dare una risposta?
Ovviamente la programmazione ha anche tanti pro: la possibilità di migliorare in modo focalizzato sui
propri punti di debolezza, essere seguiti in modo personalizzato (laddove il “pacchetto” lo prevede) e
preparare gare con grande focus e attenzione.
Scoprite cosa ci siamo detti nella nostra puntata di Talking with Coach: ci trovate su tutti i canali (tranne Instagram, lì stiamo un po’ litigando, ma torneremo forse…)
Pic: Courtesy AD Anzani Design