L’anno di Isacco Martufi: da Fall Series 2021 a Fall Series 2022. Conosciamo meglio l’atleta e sentiamo le sue considerazioni

Isacco Martufi ha 25 anni e alle spalle (ben larghe) più gare all’estero che in Italia. È un altro della nuova generazione di CrossFitter, che muovono pesi pesanti fin dall’adolescenza, e chi non lo conosce sicuramente non è stato attento alle classifiche degli ultimi tempi: nelle gare Elite, il suo nome viene sempre fuori.

In gara fin da inizio carriera

Fa CrossFit® da 5 anni, e da altrettanto, praticamente, fa le gare e la programmazione. Da anni lo prepara Gianluca Occhino, uno che è un po’ come lui, cioè poche parole e tantissimo lavoro.

L’ultimo anno per Isacco è stato importante: dopo aver chiuso sesto alle Fall Series 2021, è andato molto forte negli Open, sfiorando la semifinale non raggiunta solo per un workout, quello per il quale si considerava più portato: non lo sa nemmeno lui che gli è successo, forse avrebbe semplicemente dovuto rifarlo con calma e concentrazione. Ha chiuso comunque ottantesimo in Europa, un risultato di tutto rispetto, ottima base per il prossimo anno.

D’altronde in quella fase della stagione era all’apice della forma, tanto da meritarsi la qualifica al Madrid Championship come ventesimo assoluto, e da arrivare a un passo dalla qualifica al French Throwdown, perso per uno standard sugli hand stand push-up che ancora adesso non lo convince troppo: pare che le sue gambe fossero troppo larghe.

Isacco in gara a Fall Series. PIC @thephotograph84

Abbiamo comunque voluto andare a fondo della questione, e siccome su internet si trova poco o nulla su questo, ci siamo rivolti al nostro esperto di Judging in Italia, Luca Morassutto; vi riportiamo la sua risposta:

Una misura ufficiale non è mai stata esplicitata. L’unico  riferimento espresso ci viene dai Regional, dove veniva richiesto agli atleti di rimanere con i piedi entro la scritta CrossFit® riportata a pannello. La scritta riprendeva le dimensioni del rettangolo a terra 90×60 cm. Possiamo quindi ipotizzare che la stance debba essere quindi la stessa. Di contro lo standard ufficiale in gara dice che i piedi non devono uscire dal pannello. Ecco quindi che in questo caso si ha uno standard più lasco visto che i pannelli hanno dimensioni maggiori rispetto al rettangolo a terra”.

Di fatto, non esiste una regola esatta, ed è quindi compito di ogni gara definire la larghezza richiesta delle gambe in fase di massima estensione: laddove ciò non viene fatto, non esiste regola.

Un anno super impegnato

Nel frattempo, comunque, Isacco si è anche laureato, e ovviamente lavorava come personal coach e nelle classi di CrossFit®. Si allena e allena a Workout Bareggio e CrossFit® Certosa, ed è sostenuto nella sua attività da Better CBD e Top Skills, due brand che credono nel suo talento.

La laurea in scienze motorie non è stata un punto di arrivo ma un punto di partenza, dal momento che ora ha iniziato a studiare Osteopatia.

Con questa mole di cose da gestire era normale che l’estate gli servisse per rifiatare un attimo, e quindi poi a Madrid c’è andato ma non in forma smagliante. Esperienza comunque unica, a cui è felice di aver partecipato: il contesto, il campo gara, il numero di partecipanti nella capitale spagnola sono, se possibile, superiori anche ai Games, come ci hanno raccontato tutti gli atleti che ci sono stati.

Dopo Madrid, ha partecipato alla Butcher Classic in Danimarca con Augusto Gesso e poi alla Battledrome Championship, per chiudere l’anno con Fall Series, ancora una volta sul floor dove è di casa.

La sandbag è stato un elemento presente anche a Fall Series

Non ha preparato la gara con una attenzione specifica, perché il focus è su Quartefinals e Semifinals e siamo a inizio del percorso, ma si sentiva bene e voleva migliorare il risultato 2021 – insomma, voleva vincere!

Fall Series 2022: una gara più dura del previsto

Non è andata come si aspettava perché ha chiuso undicesimo: i primi tre workout li ha sofferti molto.

Ha tenuto, certo, perché la testa e il fisico sono forti e strutturati, ma è tornato a casa con un po’ di amaro in bocca: si poteva fare meglio.

In generale, la partenza con la corsa è stato un po’ un handicap per lui che non fa di questa skill il suo punto di forza: Isacco è forte sui pesi e sulla ginnastica, mentre paga qualcosa sull’endurance.

A partire dal secondo workout del secondo giorno il motore era ormai caldo ed è iniziata una notevole rimonta che, oltre a portarlo in finale (dove entravano i primi 20), l’ha anche riavvicinato al podio, almeno dei singoli eventi. Uno sforzo notevole, chiuso con la finale bis per forza di cose un po’ a corto di energie.

  • Undicesimo posto, alla fine, doveva andare meglio e sarà a questo punto importante prendere spunto e lavorare sui punti deboli, capire cosa non ha funzionato e perché, per arrivare pronto ai grandi eventi del 2023.
I Carichi pesanti sono un punto di forza di Isacco

Le sue conclusioni

Si è divertito, in ogni caso, a Fall Series: come detto, lui è di casa in Lombardia, per cui non poteva mancare.

L’evento è uno di quelli di riferimento nel panorama italiano: la gara perfetta non esiste, ci sono stati dettagli che non hanno funzionato quali ad esempio non aver dato uno standard chiaro per la stance delle braccia durante gli Hand Stand Push Up (come si solito viene fatto) o l’Area warm-up ancora piccola e scarna, ma non hanno inficiato troppo l’evento nel suo complesso.

Ovviamente, e Isacco che ha gareggiato tantissimo all’estero lo sa, siamo ancora chiaramente lontani dall’organizzazione top europea, ma per l’Italia siamo certamente all’apice.

Resta l’esperienza e la voglia di migliorarsi ancora, di limare i dettagli, di trovare la chiave fisica e psicologica per il salto di qualità definitivo, perché il 2023 dev’essere l’anno giusto.

La ricetta è una e una soltanto: lavoro, lavoro, lavoro; non abbiamo dubbi che su questo Isacco non si risparmierà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *