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Questa nuova skill proprio non mi entra!

Come approcciare nel modo migliore l’apprendimento di una nuova skill senza perdere la pazienza?

Ve lo spiega @dummiesatthebox in questo articolo

Cari lettori, come promesso nel precedente articolo ” La famosa crisi da classi nel CrossFit ”, vogliamo affrontare un altro tipico mal di pancia del crossfitter neofita: quella maledetta skill, che proprio non mi entra, ci sto provando da 3 mesi ma proprio non ci riesco! Ecco infatti…. il crossfit non fa per me, sarà meglio che lascio perdere (segue fase di scazzo totale, con poca voglia di recarsi al box).

Sfido veramente tutti quelli che stanno leggendo questo articolo a contraddirmi. Sono certa che qualsiasi crossfitter a prescindere dal suo livello, si sia trovato almeno una volta in questa situazione.

Ricordo le mie prime classi di CrossFit, dove ovviamente non sapevo fare praticamente nulla, a fatica riuscivo a stare appesa a peso morto per qualche secondo alla sbarra, facevo i pull ups con un elastico che avrebbe fatto salire anche un tir, e il bilanciere vuoto era per me già molto impegnativo da utilizzare.

Piano piano però, partendo da un livello praticamente prossimo allo zero, ho visto quasi subito dei miglioramenti nella mia forza e nelle mie prestazioni. Ero quindi molto soddisfatta di poter passare in poco tempo ad un elastico più leggero quando facevo pull up, oppure ad aggiungere 5 chili sul bilanciere.

Poi il tempo passa, miglioro sempre di più , arrivano i pull ups senza elastico, poi anche i toes to bar, gli hand stand push ups…. ma poi ad un certo punto i miglioramenti sembrano essere sempre meno, adesso che cerco di imparare i Muscle up, mi metto tutti i giorni 10 minuti alla fine della classe… proprio non mi entrano… e sono 3 mesi che ci lavoro… sto perdendo la pazienza, mi sto innervosendo, non sono più entusiasta come ero prima quando andavo al box ad allenarmi…. e poi …. acciderbolina…. vedo gente su instagram che sembra postare nuove skill e pr tutti i giorni.

Direi proprio nulla. E adesso vi spieghiamo le motivazioni alla base di tutto questo mal di pancia e di come affrontarlo nel migliore dei modi, senza perdere la pazienza!

  1. La curva dell’apprendimento è molto alta all’inizio (Godetevela neofiti!!!) poi si stabilizza. Le prime skills, i primi massimali arrivano facilmente, in poco tempo si migliora tantissimo poi la cosa è molto soggettiva da crossfitter a crossfitter, ma tendenzialmente l’apprendimento con il tempo rallenta molto e bisogna cercare di sviluppare molta pazienza e perseveranza (e lo dico proprio io che, credetemi, ne ho veramente poca purtroppo) e sviluppare un piano definito e soprattutto misurabile di apprendimento, dandosi degli obiettivi raggiungibili in base al tempo che investo su quella skill. Ad esempio, voglio imparare i muscle up. Primo step: ho i chest to bar? Almeno 3/5 pull up strict? Se la risposta è no… beh non è ancora ora, quindi dovrò lavorare prima su queste due abilità. Se la risposta è sì, allora devo definire un piano di apprendimento step by step. Come? chiedo consiglio ai miei coach, senza pretendere che mi facciano appendere subito alla barra senza elastico per fare dei muscle up, soprattutto se sono una ragazza, ci sono dei lavori intermedi da fare per poter arrivarci.
  2. Non è tutto oro quello che luccica. Se sto a vedere le pagine sui social dove tante persone postano solo i loro goal raggiunti, i PR, i migliori risultati, potrei scoraggiarmi molto sapendo che sto cercando di imparare quella maledetta skill da mesi e non ci riesco. Ma quello che devo realmente pensare è che le persone sui social fanno vedere (giustamente) quello che vogliono e probabilmente non i mille tentativi falliti prima di raggiungere quel risultato. Quindi non mi devo assolutamente scoraggiare se io ci metto più tempo di un altro a raggiungere lo stesso risultato. Probabilmente impiegherò meno tempo o mi risulterà più semplice apprendere una diversa skill. Il bello del CrossFit è proprio questo: fondandosi su diverse discipline, skill, capacità fisiche… è difficile eccellere in tutto, potenzialmente il miglior obiettivo è quello di raggiungere il livello medio più elevato in tutte le discipline!

  3. Pianificare obiettivi intermedi e misurabili, volti a raggiungere l’obiettivo finale. E’ importante non lasciare nulla di aleatorio. Poi è facile in un contesto incerto lamentarsi, rassegnarsi e dire “non sono capace di fare nulla“. Faccio subito un esempio pratico per rendere l’idea. Obiettivo: handstand walk. Il primo passo è documentarmi sul tempo medio di apprendimento di questa skill. Le fonti ufficiali, ovvero il sito crossfit.com, in particolare la  guida per i CrossFit trainer di Livello1 (CF Level1 CrossFit Guide), ci dicono che se non sono stato in passato un atleta, ginnasta o simili ma sono sostanzialmente un normodotato, ci possono volere anche 10 anni di pratica per poter padroneggiare la camminata sulle mani. Adesso che sono cosciente sulla raggiungibilità dell’obiettivo finale nel lungo periodo, dovrò pormi degli obiettivi intermedi, scadenziati dal lavoro necessario per raggiungerli. Ad esempio, un primo step potrebbe essere lavorare almeno 1 mese sulla camminata assistita con un compagno attraverso il sostegno di un pvc… e cosi via. Anche qui, chiedo ai miei coach che sapranno sicuramente darmi dei consigli su come lavorare su degli step intermedi e per quanto tempo, prima di passare ad uno step successivo.
  4. Comprendere che ci sono dei momenti “sì” e dei momenti “no” anche nel CrossFit. A meno che io abbia la fortuna di non avere dei periodo stressanti o di sovraccarico fisico e mentale per il lavoro, la famiglia e altri problemi vari ed eventuali, dovrò scontrarmi con il fatto che ci saranno dei momenti dove potrò dedicare più tempo all’allenamento e quindi fermarmi 10/20 minuti in piu’ al box dopo la classe per fare i mie lavori accessori/propedeutici al raggiungimento della mia skill. Oppure ci saranno periodi in cui mi sentirò meglio e invece altri dove sarò assalito da tre influenze di fila nel giro di un mese (Andate a leggere, se ancora non lo avete fatto, l’articolo “Aiuto sono influenzato e non posso allenarmi”)
  5. Essere trasparenti con sé stessi. Sono stato costante nel provare a raggiungere questa skill? Lamentarsi di non riuscire a raggiungere un traguardo e trovare tante scuse / giustificazioni è una caratteristica tipica italiana. Diciamo che già ce lo abbiamo nel sangue (purtroppo). Ad ogni modo per scacciare questo brutto male, basta essere trasparenti con se stessi e porsi le seguenti domande. Quanto tempo ho dedicato a questa skill? Ci dedico almeno 10/15 minuti 4 volte alla settimana? Ho pianificato un programma misurabile e con step intermedi per raggiungerle? Mi sono fatto consigliare un piano strutturato da un coach esperto e sto mettendo in pratica tutto quello che mi ha detto di fare?

Direi che vi abbiamo svelato tutti i (non) segreti. Adesso cari lettori avete tutte le informazioni necessarie da mettere in pratica per togliervi un mal di pancia in più!