Animal Flow: la nuova frontiera dell’allenamento funzionale che alcune palestre anche di CrossFit® stanno inserendo

Negli ultimi anni, molteplici sono discipline fitness che hanno guadagnato popolarità.

No non parliamo di Hyrox, ne abbiamo già discusso qualche tempo fa e indubbiamente è sulla bocca di tutti. Ce n’è un’altra in particolare, ancora non popolarissiama, che sta catturando l’attenzione per la sua capacità di sviluppare forza, mobilità e fluidità dei movimenti in un’unica pratica: l’Animal Flow.

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Questa disciplina, ideata dal personal trainer Mike Fitch, è un sistema di allenamento che si ispira ai movimenti degli animali, combinando esercizi a corpo libero con tecniche che provengono dalla ginnastica, dallo yoga e dalla breakdance. Certamente non si va a sostituire a metodologie di allenamento HIIT e CrossFit® ma alcuni box la stanno inserendo come pratica parallela come ad esempio CrossFit NoLo a Milano.

Ma cosa rende l’Animal Flow così speciale, e come si differenzia o si avvicina a discipline già consolidate come il Pilates? Esploriamo più da vicino questo innovativo metodo di allenamento.

Che cos’è l’Animal Flow?

L’Animal Flow è un allenamento a corpo libero che si basa su movimenti a terra, chiamati “flow” o “flussi”, che imitano i movimenti di vari animali. Ogni sessione è strutturata per stimolare l’intera muscolatura corporea, concentrandosi su forza, resistenza, coordinazione e soprattutto flessibilità. Movimenti tendenzialmente lenti e ben controllati.

I movimenti di base dell’Animal Flow includono esercizi come:

  • Beast (Bestia): una posizione quadrupedica dove si sostiene il peso su mani e piedi, mantenendo una postura bassa e attiva, simile a quella di un felino.
  • Crab (Granchio): una posizione opposta al Beast, dove il corpo è rivolto verso l’alto, bilanciando il peso su mani e piedi.
  • Scorpion (Scorpione): una variante dinamica del plank, che include l’estensione e il movimento degli arti inferiori, simulando la coda di uno scorpione.
  • Ape (Scimmia): una serie di salti e movimenti laterali che richiamano i balzi agili delle scimmie.

Questi movimenti sono combinati in sequenze fluide, il cui obiettivo è quello di migliorare la consapevolezza del corpo nello spazio (propriocezione), la coordinazione, l’equilibrio e la mobilità articolare.

Benefici dell’Animal Flow

Uno degli aspetti più apprezzati di questa disciplina è la sua versatilità. Ne parlavamo in una cena post evento di MyPersonal Trainer dove è casualmente uscito il tema.

L’Animal Flow offre benefici significativi a diversi livelli di preparazione fisica, poiché gli esercizi possono essere adattati in base alle capacità individuali. Tra i principali vantaggi:

  1. Forza funzionale: Lavorando su movimenti a corpo libero e coinvolgendo più gruppi muscolari contemporaneamente, l’Animal Flow sviluppa una forza che ha applicazioni pratiche nella vita quotidiana.
  2. Mobilità e flessibilità: ogni movimento del programma enfatizza l’allungamento e la mobilità articolare, migliorando la capacità del corpo di muoversi liberamente e senza dolori.
  3. Coordinazione e controllo motorio: poiché ogni esercizio richiede una costante attenzione alla tecnica e alla fluidità del movimento, questa pratica migliora la capacità del cervello di comunicare con i muscoli, affinando il controllo motorio e la coordinazione.
  4. Prevenzione degli infortuni: lavorando su movimenti naturali e a basso impatto, l’Animal Flow aiuta a migliorare l’equilibrio muscolare e a prevenire sovraccarichi o squilibri che spesso causano infortuni.
  5. Resistenza: nonostante la sua natura apparentemente statica, l’Animal Flow, eseguito in sequenze rapide, può essere un discreto allenamento cardiovascolare, migliorando soprattutto la resistenza.

Animal Flow vs Pilates: Similitudini e differenze

L’Animal Flow è stato spesso paragonato a discipline come il Pilates, dato che entrambe enfatizzano il controllo del corpo, la respirazione e la fluidità dei movimenti. Tuttavia, esistono alcune differenze sostanziali tra i due metodi.

Similitudini:

  • Movimenti a corpo libero: entrambe le discipline sfruttano il peso corporeo come principale resistenza, evitando l’uso di macchinari o pesi aggiuntivi.
  • Controllo e stabilizzazione: come nel Pilates, l’Animal Flow richiede un’enorme consapevolezza del core (la zona centrale del corpo), fondamentale per mantenere il controllo durante i movimenti.
  • Equilibrio e propriocezione: sia il Pilates che l’Animal Flow migliorano l’equilibrio, aiutando il praticante a diventare più consapevole del proprio corpo nello spazio.

Differenze:

  • Dinamismo: mentre il Pilates si concentra spesso su movimenti controllati e lenti, eseguiti in modo preciso, l’Animal Flow incoraggia flussi continui di movimenti più dinamici e fluidi, con un’enfasi su esplosività e transizioni rapide.
  • Origine del movimento: il Pilates si focalizza su movimenti lineari e isolati per rafforzare gruppi muscolari specifici, mentre l’Animal Flow si basa su movimenti naturali che coinvolgono l’intero corpo, spesso in maniera asimmetrica, creando una maggiore sinergia tra i muscoli.
  • Varietà degli esercizi: sebbene il Pilates preveda una grande varietà di esercizi, questi seguono protocolli più rigidi e strutturati. L’Animal Flow, al contrario, permette un’infinità di combinazioni e creatività nei movimenti, che possono variare di volta in volta.

Conclusioni: quale scegliere?

L’Animal Flow rappresenta una sfida fisica e mentale, spingendo chi lo pratica a riscoprire le capacità motorie del proprio corpo in modo creativo e divertente. Grazie alla sua natura dinamica e fluida, può essere un eccellente complemento ad altre discipline come il Pilates o lo Yoga, oppure un allenamento completo a sé stante.

Se si cerca un allenamento che combini forza, flessibilità e agilità, con un forte focus sulla mobilità e sul movimento naturale, l’Animal Flow potrebbe essere la scelta ideale. Al contrario, per chi desidera concentrarsi maggiormente su stabilità, controllo posturale e allineamento del corpo, il Pilates rimane un’ottima opzione.

In definitiva, l’Animal Flow si inserisce nel panorama del fitness come una disciplina moderna e versatile, capace di adattarsi a diversi livelli di preparazione fisica e obiettivi personali. La sua forza sta nell’idea che ogni corpo è fatto per muoversi in modo naturale, e che attraverso questa connessione primitiva con il movimento possiamo raggiungere non solo una migliore forma fisica, ma anche un maggior equilibrio tra corpo e mente.

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Training early morning, working class for an Investment Banking daily, writing something on the blog late.
Founder of Dummies at the Box italian crossfit blog

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