Iniziando a frequentare persone che praticano CrossFit capiterà probabilmente che vi chiederanno: “ce li hai di double under”? E probabilmente anche altre domande strane come “quanto hai nel push jerk?” o peggio ancora “come sei messo con i muscle up?”
Non c’è niente di più frustrante nel non capire la domanda, ma forse lo è ancora di più capire e non riuscire a rispondere.
Io, da buon dummy e quindi da principiante, ancora oggi posso dire di non avere dei buoni double unders, posso vantarmi (poco) di non conoscere tutti i miei massimali e di non riuscire ancora a fare un muscle up.
Imparata la terminologia del CrossFit dovrai imparare a destreggiarti con questo tipo di domande che fanno tanto “community” per pochi eletti. Nel momento in cui mi hanno fatto per la prima volta la domanda sui double unders è iniziata anche la mia ossessione.
Molti anni fa, avendo praticato per un po’ di tempo sport da combattimento, imparai a saltare la corda anche se mai in modo approfondito. Riprendere è stato un po’ come andare in bicicletta ma fare l’upgrade al doppio giro con un salto (il così detto double under!) sta rappresentando un problema non messo in conto di carattere più neurologico che fisico.
Dopo tante prove mi è capitato, forse per sbaglio o forse per merito, che mi entrasse un double under e l’esaltazione di sentirsi un po’ Floyd Mayweather e Mat Fraser messi assieme mi ha portato subito e istintivamente a comprare una corda più adatta. O per lo meno pensavo io lo fosse.
Purtroppo l’avvento dei centri commerciali ha portato all’apertura di molti negozi, l’apertura di molti negozi ha portato alla necessità di vendere oggetti inutili, la necessità di vendere oggetti inutili ha portato all’apertura di Tiger. Laddove si trovano carte da gioco per finti maghi assieme a tazze da tè con la radiolina incorporata non ho resistito ad acquistare una corda speed rope da quattro soldi. Ora come ora qualche double under in più entra ma durante un intero WOD la stanchezza annebbia la lucidità e molto spesso, ad un certo punto, arriva il buio totale.
Luce spenta e i double under non ci sono più, zero. Automaticamente in quel momento mi viene da pensare che Tiger mi abbia rifilato una sola senza andare a fondo nel comprendere che ci vuole pratica, pratica ed ancora pratica. Sta di fatto che quando inizio a non riuscire più a saltare mi innervosisco oltre che con me stesso anche con la povera corda addossandole la colpa di tutti i miei mancati salti e scaraventandola a terra in malo modo all’apice dell’esasperazione.
Un consiglio che possiamo dare è, se avete tempo, di fermarvi a fine classe per fare pratica anche da soli, magari trovando un momento anche a casa, per provare e riprovare.
Dopo qualche mese di CrossFit alla domanda “Ce li hai i double unders?”“ una risposta negativa può essere più che normale, don’t worry! Poi quando vi chiederanno: “ce li hai i muscle up” sentitevi liberi di ridere!