CrossFit® e donne: riflessioni sulla partecipazione femminile alle competizioni e all’approccio all’agonismo
E’ chiaro che il movimento del fitness competitivo in Italia sta crescendo come interesse ed appeal. Crescita che và di pari passo al tasso di popolarità che questo sport sta avendo nel nostro Paese.
Questa crescita è anche visibile dall’elevata offerta di gare presenti su tutto il territorio, preziose iniziative che coinvolgono tutti gli atleti di ogni livello. Sono moltissimi i box che offrono gare interne ed è altrettanto alta la scelta di gare più strutturate che sono nate in tutta Italia nel corso degli ultimi anni.
Per coloro che praticano CrossFit® con buona costanza e hanno voglia di mettersi alla prova, è praticamente impossibile non trovare la gara che più possa fare al proprio caso. Beginner/Experience, Regular, RX, Master o Team la scelta è praticamente infinita.
Il continuo aumento dell’offerta, la continua crescita dei numeri dei partecipanti (o potenziali tali) e dell’utenza di questo sport in linea generale fa emergere in modo sempre più chiaro alcune dinamiche in termini di coinvolgimento di una categoria piuttosto che un’altra. In questo senso si inizia a notare un gap numerico tra l’utenza femminile e quella maschile a favore di quest’ultima.
Aggiungiamo anche un “purtroppo”, visto che ci piacerebbe che i numeri tra Maschi e Femmine siano quanto più allineati possibili.
Prendiamo qualche dato empirico a supporto rispetto a delle gare italiane a campione:
Disclaimer: gli unici dati definitivi sono relativi alla Modena Winter Team Challenge di gennaio/febbraio. I dati relativi alle altre gare, alla data di redazione del presente articolo, sono da considerarsi provvisori in quanto le iscrizioni sono per lo più ancora aperte.
Quello che si nota è che mediamente il tasso di iscrizioni è così suddiviso:
- 30% DONNE
- 70% UOMINI
Questa suddivisione a grandi linee viene rispettata in tutte le categorie di età e non ritroviamo necessariamente una correlazione inversa tra diversi gruppi. Con l’aumentare dell’età sostanzialmente, parlando dei Master, non vi sono grandi cambiamenti in termini di redistribuzione degli iscritti tra i due sessi.
Iscrizioni CrossFit® Open 2023
Come rapportiamo questi numeri con l’utenza mondiale di CrossFit®?
Bene, se prendiamo come base numerica gli iscritti agli ultimi CrossFit® Open in tutto il mondo, non si può non notare che le percentuali italiane di iscritti alle nostre gare non sono minimamente in correlazione con i dati dei partecipanti ai CrossFit® Open.
Su un totale di circa 322.000 iscritti, questa la ripartizione che troviamo:
- 141.467 DONNE – 44%
- 180.044 UOMINI – 56%
Chiaramente in numeri non sono minimamente confrontabili. Ai CrossFit® Open si possono iscrivere tutti, non sono in teoria richieste particolari skill o benchamrk di riferimento e le finalità sono chiaramente completamente differenti.
Vero però che sono due viste interessanti da comparare.
E in Italia?
Se zoommiamo sull’Italia abbiamo questi dati:
- 2300 iscritte DONNE – 34%
- 4550 iscritti UOMINI 66%
notando che la forchetta si amplia rispetto ai dati worldwide avvicinandosi alla media che ritroviamo nelle gare nazionali.
Rileggi i nostri approfondimenti sugli open qui
SO WHAT
Tornando a noi è evidente che occorre fare di più per il mondo femminile in modo da coinvolgere e attirare più ragazze nelle competizioni, sempre in modo sano e oculato. La differenza tra iscritti donne e uomini media è oggettivamente elevata e colmare questo gap è necessario, o quanto meno risulta importante provarci. Abbiamo parlato tanto delle gare italiane nel nostro magazine (Leggi qui le Riflessioni sulle are italiane) ma mai abbiamo approfondito il tema delle quote rosa
Molto, troppo, spesso troviamo delle intere categorie che risultano di difficile costruzione ponendo gli organizzatori nella posizione scomoda di essere costretti a non proporre neanche determinate soluzioni. Insomma, quasi un cane che si morde la coda.
- Spesso, ad esempio, non vengono riempiti gli slot di categorie a Team dove c’è una forte componente femminile.
- Spesso ancora non vengono neanche proposte nel Rulebook categorie Master donna. In altri casi risulta difficile per gli atleti trovare delle ragazze con cui formare dei Team da 3 o da 4.
SO WHY?
Come mai ci sono meno ragazze che partecipano alle gare di CrossFit®? Proviamo a dare qualche spunto cercando di non cadere in stereotipi spesso troppo attribuiti al gentil sesso.
- Tipicamente la competitività è una caratteristica caratteriale più predominante nell’uomo rispetto alla donna
- Difficoltà di conciliare attività sportiva agonistica con impegni familiari (più rivolto ai Master)
- Generale diffidenza nell’iniziare a fare CrossFit® per la paura di diventare “grosse” cambiando il fisico in maniera estrema. Diffidenza che aumenta se si ipotizza un aumento dei livelli di allenamento per approcciare una carriera agonistica.
- Tendenza ad avere coach e trainer di sesso maschile in numeri maggiori rispetto a quelli femminili con una conseguente barriera psicologica all’ingresso in questo sport. Se si avessero ipoteticamente più coach femmine si potrebbe avere un numero maggiore di ragazze perchè incentivate nel vedere un esempio concreto davanti a loro.