Le Pagelle di tutti gli atleti italiani, e non solo, ai CrossFit® Semifinals

Premessa necessaria: dopo un evento del genere, è prassi di ogni magazine sportivo dare le pagelle degli atleti partecipanti. È una cosa comune a tutti gli sport, ci tengo però a sottolineare, e voglio che sia chiaro, che:

  1. I giudizi sono puramente personali e basati sulla mia esperienza e su quanto ho potuto osservare nei giorni di gara
  2. I giudizi si limitano alla valutazione della prestazione sportiva in oggetto: in alcun modo si riferiscono alla carriera in generale o men che meno alla persona in quanto tale
  3. I voti vengono dati anche in base all’aspettativa che ogni atleta o team si portava dietro, quindi a risultati simili possono corrispondere voti anche molti diversi

I nostri voti

FULIANO 10 – confermarsi era difficile anche sulla carta, farlo davvero è stata un’impresa incredibile. In una serie che vede solo due workout su sette davvero nelle sue corde (problema per altro comune a tutti gli italiani) dimostra al mondo cosa significa conoscersi e gestirsi; inoltre, ancora una volta, è in simbiosi praticamente perfetta con il suo coach. Due terzi posti in questo palcoscenico sono un risultato di portata mondiale, stare sempre dentro alle migliori 25 è il sigillo definitivo al suo percorso da professionista. ALIENA

GHILARDI 6,5 – lo ammetto, da lei mi aspettavo molto di più. Al suo secondo anno alle semifinals, la vedevo fra il quindicesimo e il trentesimo posto. Sbagliavo io: il livello era altissimo e per un’atleta che non può allenarsi come unico lavoro fare di più era quasi impossibile, considerando anche che i workout le erano molto sfavorevoli. Porta comunque a casa due venticinquesimi posti: la stoffa c’è. Troviamole uno sponsor serio: lo merita. SOTTOVALUTATA

MAGALOTTI 6 – è partita molto male, dimostrando ancora una volta che quando deve dare tutto va un po’ in sofferenza. Più che sull’allenamento, probabilmente deve lavorare sull’approccio alla gara. Resta comunque valido il discorso fatto anche per Jasmine, esserci è un risultato da atleta di livello mondiale. Il finale in crescendo la riscatta, e dimostra di valere di più di quanto visto il venerdì e il sabato. FRENATA

ZENONI 5 – non possiamo negare che il risultato di Enrico sia stata una delusione. In uno sport come il CrossFit® i dettagli fanno una differenza enorme, ma in quanto dettagli restano pur sempre aspetti minuscoli e non tutti sempre prevedibili e gestibili. Il vero errore è stato il peso sugli snatch: bisogna allenare anche il carico delle libbre. Per il resto, solita gestione pazzesca, con una crescita mentale notevole, la dimostrazione di essere un atleta infinitamente più maturo della scorsa stagione e la certezza che il prossimo anno non ci saranno sorprese. RIMANDATO

PIERI 6 – secondo italiano dopo Zenoni, ma al terzo tentativo ci aspettavamo riuscisse a stare un po’ di più nella bagarre per andare a Madison. Nessun errore grave, consistente dal primo all’ultimo workout con un settimo posto più che onorevole (pari peso di terzo, quarto, quinto e sesto classificato, ma peggior tempo sulla corsa) sul wod 4, dà però molto spesso la sensazione di sottovalutarsi e frenarsi. Vale il discorso fatto per Valentina: ha più bisogno di lavorare sull’approccio che sul fisico. TIMIDO

BIVIANO 5,5 – intendiamoci, trentacinquesimo all’esordio è un risultato pazzesco. La lieve insufficienza è legata al mood: visto da fuori è parso che di fronte all’impossibilità di qualificarsi, si sia limitato al compitino, già a partire dal wod 4 dove non ha sollevato un peso nelle sue corde con l’atteggiamento di chi sembra aver un po’ mollato; non siamo in grado di dire se sia stata solo un’impressione, o se la cosa sia legata ad altri aspetti (infortuni, malessere, ecc.), tuttavia la percezione è stata questa. Se così ha ottenuto questo risultato, significa che può fare molto ma molto di più. SPRECONE

ANDERLONI 6,5 – era l’atleta italiano che personalmente avevo visto meno woddare, ed è stata un’ottima sorpresa. Concentrato, consistente fino alla fine, completo, solo nel wod 3 è andato un po’ in difficoltà. Personaggio abbastanza riservato, sembra non patire particolarmente la tensione della gara: viste concentrazione e impegno, siamo certi che porterà a casa molto su cui lavorare e un’esperienza che lo farà salire molto di livello. SORPRESA

ROSSINI 6,5 – ammettiamolo, molti di noi si sono chiesti come fa con quel fisico/muscolatura a fare certe cose. La risposta di Emilio arriva sempre dal floor: presente, forte, consapevole e grintoso. CrossFit® è uno sport democratico, se ti manca qualcosa recuperi sicuramente da un’altra parte. Nel caso di Emilio, se possa sembrare che manchi qualcosa nel fisico, c’è sovrabbondanza di testa e forza mentale. UOMO D’ACCIAIO

MARRA 6,5 – arriva a Berlino da classico underdog ma questo gli permette di gareggiare a mente libera. Superata l’ansia dell’esordio, continua con grinta e forza e chiude dando davvero il massimo fino alla fine. Non mi dilungo perché sono certo che il meglio debba ancora venire. NEOASSUNTO

MARINCENCO 5 – il suo post di scuse è stato straziante e, direi, ingiustificato: parliamo di un ragazzo che è per il terzo anno fra i migliori 60 atleti in Europa, il che significa che abbiamo a che fare con un fenomeno. Analizzando la gara, non si può negare che l’abbia sbagliata, ma questo può succedere a tutti, e chiunque faccia sport lo sa. Iurii si è caricato di una responsabilità che non ha: quella di dimostrare qualcosa a qualcuno. Non ha questa responsabilità perché chiunque segua il CrossFit® sa perfettamente quanto è forte questo ragazzo, e non sarà certo una slitta tirata con fatica a cambiare l’opinione di nessuno. Con la sua esperienza, queste cose dovrebbe saperle lui stesso, e quindi il voto è soprattutto per aver mollato più che per la gara, dal momento che, come detto, nella vita si può anche sbagliare. SOFFOCATO

TEAM SENIGALLIA 8 – a due brevissimi passi dal sogno. Arrivare così vicini a Madison con così poco lavoro di team è un risultato incredibile che tutti speriamo non venga vanificato. Nonostante la scuola scandinava sia indubbiamente fenomenale (8 team su 10 qualificati vengono da lì) i ragazzi hanno mostrato all’Europa di che pasta sono fatti. Vi preghiamo, continuate su questa strada! VICHINGHI (o Seni-Galli?)

TEAM BAD BEAST 6,5 – i ragazzi di Lucca chiudono ventiquattresimi, un risultato costruito su presupposti diversi rispetto ai colleghi di Senigallia: team unitissimo, mesi di allenamento insieme, perfetta sincronia, lavoro di squadra. Intendiamoci, questi elementi non mancavano neanche a Barbotti & co., ma per Bad Beast sono stati il vero leitmotiv che ha condotto l’intero percorso fin qui. Sembra deciso, per loro, che l’anno prossimo ci riproveranno allo stesso modo: non vediamo l’ora perché la strada è quella giusta. UNITI

I voti di alcuni atleti stranieri

MIGALA 9: vince una gara di livello mondiale. FENOMENO

THORISDOTTIR 9: vincente con il sorriso, dodicesima partecipazione ai Games. INFINITA

HORVAT 8: non spinge, sembra non averne bisogno. Domina il wod di ginnastica giusto per dimostrare che anche l’ultima debolezza è stata colmata. MACCHINA

FREYOVA 8,5: chiude quinta, tolti i soliti fenomeni è quella che stupisce di più. PERICOLOSA

SIGMUNDSDOTTIR 4,5: la fine di un’era. Male anche nella gestione dei wod a lei più favorevoli. LACRIMUCCIA

DAHLSTROM 5,5: non ha veri punti deboli, e ottiene tutti ottimi piazzamenti, ma manca il guizzo devisivo. Prima delle escluse, sorpresa amara. FIL DI PALO

LA. DUKIC 9: dominante, prestazione assoluta, vittoria mai in discussione. PAZZESCO

FIEBIG 9: idolo di casa, forse proprio grazie a questo ottiene un risultato al di là di ogni suo potenziale. CARICATO

HOSTE 9: fisico incredibile, riesce nell’impresa di vincere tre wod. Va testato su endurance e ginnastica, ma qui è stato fenomenale. GOLIA

HOFFER 7 (foto sotto): fra gli esclusi quello che ci ha colpito di più, non solo per le piroette e per i 20 anni. PROMESSA

BRIANT 5: delusione, mai in gara per la qualifica. FUORI FASE

Viktor Hoffer

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