Il tempo degli on-ramp: il valore dell’accoglienza al box tra bilancieri, squat e psicologia.

Come rompere il ghiaccio iniziando a praticare CrossFit® partendo dall’on-ramp.

Immaginate la scena: un nuovo iscritto varca la soglia del vostro box. Gli occhi un po’ spaesati, magari un’espressione tra il “Ma chi me l’ha fatto fare?” e il “Speriamo di sopravvivere”. 

Sì, perché il mondo del CrossFit®, dall’esterno, può sembrare un po’ intimidatorio: corpi scultorei che sollevano bilancieri come se fossero piume, musica alta, urla d’incoraggiamento che sembrano prese da un campo di battaglia. 

Ma non dimentichiamoci una cosa fondamentale: ogni singolo atleta, persino quello più fit, è stato “nuovo” un tempo. E quel momento lo ricordano tutti bene.

Provare qualcosa di nuovo: cosa spinge una persona ad iniziare CrossFit®

Ora, prima di tuffarci nelle ripetizioni e nei “WOD”, fermiamoci un attimo a riflettere su cosa spinge una persona a entrare in un box. Potremmo immaginare che ci sia un desiderio di migliorare la forma fisica, certo, ma la verità è che spesso dietro c’è molto di più. 

Mindfulness e sport: gli effetti del CrossFit®

Prendendo in prestito il modello teorico del buon vecchio B.F. Skinner (per chi non lo conosce, diremmo quasi la Nemesi di Freud), il comportamento umano è guidato da rinforzatori positivi e negativi. Tradotto per noi comuni mortali: gli esseri umani tendono a ripetere un comportamento se questo viene “premiato” (portando così piacere) e ad evitare, o meglio allontanare, ciò che fa stare male.

Il CrossFit® non è solo sollevamento pesi, corsa e burpees. È una comunità. Quando qualcuno entra in un box, cerca inconsapevolmente un gruppo a cui appartenere. La sensazione di essere accettati e supportati è un bisogno psicologico primario. Ecco perché un sorriso, una parola di benvenuto o una mano tesa possono fare la differenza. Pensateci: chi vuole sentirsi un outsider quando si trova in un ambiente nuovo e impegnativo? Tu che leggi, se varcassi la soglia del box e al tuo “Ciao” verresti ignorato o guardato con sdegno, una, due, cinque, dieci volte. Quanta voglia avresti di ritornarci e ripetere quest’esperienza poco piacevole? 

• In uno studio del Journal of Sport & Exercise Psychology, si è visto che la sensazione di appartenere a un gruppo favorisce la motivazione e la perseveranza.
• Se il nuovo arrivato si sente accolto, sarà più propenso a tornare, ad allenarsi con costanza e, piano piano, a sentire di aver trovato il proprio posto.

Il box, con le sue continue sfide e progressioni, è l’ambiente perfetto per stimolare il benessere psicofisico di ogni singolo individuo, per le sue continue sfide. Piccole o grandi che siano. Ma attenzione: per chi è alle prime armi, ogni singolo esercizio può sembrare una montagna insormontabile, a maggior ragione se chi ha intorno non è accogliente.

Perchè iniziare dall’on-ramp

Ecco perché è cruciale creare un ambiente disponibile e supportivo. Quando un coach o un compagno di allenamento incoraggia un “on ramp” a tentare qualcosa di nuovo, anche semplicemente provare un nuovo movimento con il PVC, contribuisce a rafforzare la sua fiducia. 

Infine, non dimentichiamoci che intraprendere questo sport è, per molti, un vero e proprio atto di coraggio. Si tratta di esporsi, di uscire dalla propria comfort zone, di affrontare le proprie paure e incertezze e, perché no, mostrarsi non all’altezza in un qualcosa di nuovo davanti a degli estranei. Ogni burpee, ogni pull-up (o tentativo di pull-up!) è una piccola sfida, non solo fisica ma anche psicologica. Mostrarsi accoglienti significa riconoscere questo sforzo e valorizzarlo.

Dopotutto, chi non ha mai avuto il terrore del proprio primo WOD?

In fondo, se ci pensiamo, il CrossFit® a volte può essere generalizzato alla vita quotidiana. Accogliere i nuovi iscritti significa dare loro una chance di scoprire il proprio potenziale e di far parte di qualcosa di più grande. Non sappiamo cosa li ha spinti a varcare quella soglia e forse nemmeno ci spetta saperlo. Possiamo, però, essere sicuri che ognuno ha le sue motivazioni profonde. E noi, come comunità, abbiamo il compito di supportare nel loro percorso.

Quindi, la prossima volta che vedrete un nuovo volto, ricordatevi: dietro quegli occhi un po’ impauriti, c’è qualcuno che ha fatto il primo passo verso una nuova sfida. E voi potreste essere il motivo per cui deciderà di tornare.

Quanti “Ciao” direte oggi?