Recap del Dubai Fitness Championship 2023. Risultati e considerazioni della gara di fitness degli Emirati
Si è conclusa domenica una delle gare internazionali più attese della off-season, che porterà gli atleti a scaldare i motori in attesa degli Open 2024. Tra le dune e i grattacieli degli Emirati Arabi la slovacca Karin Frey torna sul gradino più alto del podio, bissando il successo dell’anno scorso. Tra gli uomini, Roman Khrennikov e Ricky Garard, di ritorno dai rispettivi infortuni, danno spettacolo, seguiti a ruota dal mai domo Lazar Dukic. Grande prestazione anche per la nostra atleta Elisa Fuliano che chiude al 5° posto, dimostrando di essere, ancora una volta, una delle più forti al mondo.
In una delle gare con il cash prize più alto di tutte (50.000$ per il 1° posto, 30.000$ per il 2° e 20.000$ per il 3°, senza contare i premi per i primi 3 piazzamenti nei workout), c’erano grandi aspettative per la sua riuscita e per la qualità delle prove; ricordiamo che la prima sfida dell’anno scorso fu scalare il Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo, con una vest da 9/6 kg.
Inoltre, anche da parte dell’organizzazione, in base al video pubblicato su YouTube che racconta la gara del 2022, c’era l’intenzione di portare sempre più miglioramenti, per rendere Dubai Fitness Championship sempre più prestigioso anche se non fa parte del circuito dei CrossFit Licensed Events
In effetti, le prove sono state tante e varie, a cominciare dalla prima del day 1 dove gli atleti si sono dovuti cimentare in quella che può essere definita una corsa ad ostacoli, quasi come una Spartan Race. In questo workout l’agilità e la versatilità hanno fatto la differenza per un time cap breve di 7 minuti: Khrennikov e la francese Gluck sono stati i più veloci, mentre Elisa Fuliano è partita bene con un ottimo sesto posto. Non poteva mancare la forza, e infatti il secondo workout ha visto protagoniste le due alzate olimpiche di snatch e clean and jerk. Tra gli uomini, sugli scudi il polacco Bronislaw Olenkowicz, non nuovo ad alzate impressionanti, con ben 165 kg di clean and jerk e 135 kg di snatch. Tra le donne la nostra Elisa ottiene ancora una volta un buon piazzamento, con un 4° posto per un totale di 194 kg. Alla fine del primo giorno l’atleta Demantur si è trovata in 3° posizione overall, alle spalle della svedese Hesketh e di Karin Frey (poi vincitrice).
Dal secondo giorno in poi, i workout si fanno sempre più variegati e sempre più “CrossFit” per concedere il massimo spettacolo possibile. Prove non così semplici sulla carta, infatti hanno messo in difficoltà diversi atleti; particolarmente interessante è stato l’evento 5 “Elimination” che consisteva in uno sprint di 3 esercizi (cal BikeErg, burpees box jump over e sandbag carry) in una finestra di 2 minuti con due cut di 10 atleti alla volta e ripetendo la prova, fino ad ottenere il vincitore che arrivava primo ogni volta.
Agli spettatori presenti, non molti, ha ricordato un workout simile ai Games 2022 dove era stata proposta, forse per la prima volta, la stessa modalità e in cui Tia Toomey venne clamorosamente esclusa. Nell’evento vinto dalla norvegese Hodnemyr, un po’ sottotono Elisa Fuliano che non passa il primo cut e chiude 21°, anche se ciò non le comprometterà la terza posizione overall anche alla fine del day 2, ma forse qualche posizione per la corsa al podio finale. Si distinguono tra tutti, invece, Kristof Horvath, fratello della vincitrice dei Games 2023 Laura, e il polacco Olenkowicz, capaci di finire ogni volta le calorie in pochi secondi e mantenere un ritmo martellante anche nei burpees.
Dopo 6 eventi è stato il momento per un primo taglio di atleti, da 30 si è passati a 20 per affrontare il workout 7 e, subito dopo, l’accesso alla finale è stato consentito solo alle prime 10 posizioni per ogni categoria.
Nelle donne, abbiamo potuto assistere alla risalita da parte della norvegese Solberg e della belga Manon Angonese le quali, dopo un primo giorno non del tutto brillante, hanno recuperato sempre più posizioni andandosi a piazzare alla fine dei tre giorni rispettivamente al 2° posto e al 4° posto overall. A farne le spese nella parte alta della classifica, purtroppo, è stata la Fuliano che chiude la sua prima volta a Dubai con un ottimo 5° posto, perdendo due posizioni rispetto ai giorni precedenti, ma facendo vedere a tutte le sue sfidanti che in ogni workout può sempre essere determinante.
Nel workout della finale Elisa conduce praticamente sempre davanti facendo vedere un fitness level di altra categoria tra ring muscle ups e overhad squat fino al momento del ritorno sulla prova di hand stand walk e free hand stand push ups da percorrere tutta unbroken.
In questo ultimo frangente cade due volte e dovendo ricominciare sempre da capo perde così molte posizioni per un evento che ci ha lasciato perplessi proprio sulla modalità e sul disegno del workout in sè. Al netto di quello che è capitato ad Elisa, l’ultima parte di ritorno da eseguire tutta unbroken ci è sembrata incidere in modo sproporzionato rispetto a tutto il resto del flow del workout condizionando e penalizzando troppo chi non riusciva a fare la sezione (lunghissima) senza mai cadere.
Da segnalare inoltre che Elisa, proprio in questo workout, si infortuna nella corsa finale sulla linea della finish line dove mette male a terra la caviglia. Accertamenti in ospedale che non rilevano fortunatamente nulla di rotto, probabilmente solo una piccola lesione a qualche tendine, speriamo recuperi presto.
Tra gli uomini, la sfida negli ultimi eventi è sempre stata tra Garard e Khrennikov, che finiranno uno secondo e l’altro primo, entrambi determinati a riprendersi al meglio dopo i rispettivi infortuni e mettersi in mostra per provare a dire la loro ai prossimi Games 2024. Una nota di merito la merita sicuramente il serbo Lazar Dukic, 3°, che si conferma ad ogni gara che passa un avversario sempre temibile e da prendere in considerazione per il podio e per Claudia Gluck la sorpresa nel comparto femminile.
In conclusione, si può notare come questa sia una gara prevalentemente europea, nonostante ci siano nomi anche extra-continentali di altissimo livello, vedi quest’anno, sopra tutti, Ricky Garard, Chandler Smith, Brittany Weiss, Emily Rolfe e Lauren Fischer.
Questo ci lascia preannunciare che non solo ai Quartefinals, ma anche alle Semifinals europee di Lione non mancheranno battaglie e spettacolo.
I podi del Dubai Fitness Championship
Podio Men:
1° Roman Khrennikov
2° Ricky Garard
3° Lazar Dukic
Podio Women
1° Karin Frey
2° Andrea Solberg
3° Claudia Gluck
Punti chiave del Dubai Fitness Championship
- Dubai può essere una gara per ottenere visibilità da parte di alcuni atleti, diversi nomi si sono messi in mostra nel corso degli anni, fino ad arrivare ai Games
- In alcuni aspetti, come ad esempio alcuni ritardi dei judges, l’organizzazione ha lasciato un po’ a desiderare, come anche la mancanza di numerosi spettatori in impianti capaci di ospitarne a migliaia.
- In una gara di 3 giorni è fondamentale dosare le proprie energie e recuperare al meglio. La classifica ha subito diversi ribaltamenti a seconda dei workout che venivano eseguiti, forse rendendo ancora più interessante l’evento, ma dimostrando la necessità di essere un atleta completo