Analizziamo il format di Hyrox dal punto di vista dell’impegno per un atleta. In cosa risulta vincente rispetto ad una classica gara di CrossFit® o crosstraining?
Una delle cose che più ci ha fatto riflettere vedendo gli 8500 partecipanti ad Hyrox Milano è il tempo di “lavoro” più o meno garantito rispetto all’impegno totale richiesto ad ogni atleta.
Cosa intendiamo? Mediamente un’atleta Hyrox “wodda” circa 1 ora e 30 minuti suddivisi tra chi riesce a chiudere attorno all’ora, fino a coloro che seppur con poco allenamento ed un livello di fitness basso si mettono in gioco per divertirsi, da soli o a team, chiudendo gli 8 round anche in 2 ore.
Qualche dato medio di massima
Hyrox Open (uomini e donne):
- Tempo medio: Circa 1 ora e 30 minuti – 2 ore
Hyrox Pro (uomini e donne):
- Tempo medio: Circa 1 ora e 20 minuti – 1 ora e 40 minuti
- Gli atleti élite possono concludere anche in meno di 1 ora e 5 minuti con record mondiale di 53 minuti fatto dall’americano Hunter McIntyre
Hyrox Doubles (a coppie):
- Tempo medio: Intorno a 1 ora e 15 minuti – 1 ora e 45 minuti
- Le coppie di atleti ben allenate possono finire intorno ai 60-75 minuti.
Hyrox Relay (staffetta a squadre):
- I tempi possono essere significativamente inferiori, con un tempo medio di circa 1 ora o meno, dato che ogni partecipante affronta solo una parte delle prove.
Il format di Hyrox vs Gare Crosstraining
Una delle carte vincenti di Hyrox è senza dubbio il format che assicura, come sommariamente abbiamo visto sopra, mediamente 1’20″/1’30” di lavoro tutte concentrate in un’unica sessione. Volendo, di fatto, in mezza giornata hai finito tutto (o anche meno) tra il tempo per raggiungere la location, la registrazione, riscaldamento e gara.
Facendo un paragone di per sè non corretto e volutamente provocatorio, il tempo medio di lavoro che Hyrox concentra in 1’30” minuti con un impegno logistico potenzialmente di mezza giornata, nelle gare di CrossFit® lo stesso è solitamente spalmato su 48 ore (3 giorni). Questo quando va bene visto che non sempre le gare di crosstraining per motivi di timeline riescono a garantire a tutti 1h e 30 di workout totale anche se ultimamente gli sforzi degli organizzatori si stanno facendo sempre più concreti per superare almeno l’ora.
Seppur il paragone non è appropriato, parlando proprio a Milano con alcune persone che hanno gareggiato, è emerso questo aspetto tra uno di quelli di maggior successo di Hyrox. Fatto, cotto e mangiato. Minore impegno per i partecipanti, nessun giorno di lavoro saltato, nessun giorno di ferie preso e di conseguenza anche minori costi da sostenere in linea di massima.
Chi organizza eventi CrossFit® qualche domanda se la sta facendo:
- Come tenere testa a questa ascesa vertiginosa di Hyrox?
- Come mantenere l’appeal di una gara CrossFit®?
Molte sono le sfide che gli organizzatori di gare di crosstraining dovranno affrontare perché chi pensa:
- “Massì chissenefrega, io organizzo una gara CrossFit® da n. mila anni e nessuno mi può dire cosa devo fare solo perché ora c’è questo Hyrox” oppure
- “Chi vuole fare CrossFit viene alla mia gara, chi vuole fare altro vada pure a cercare altrove“…..
…rischia di vedersi presto fuori mercato molto presto.
Il mondo CrossFit® competitivo sta subendo, se non un calo di prestigio, sicuro uno smorzamento dell’appeal da Agosto anche per quello che è successo. Sia chiaro, non stiamo dicendo che non c’è più interesse ma si ravvisano alcuni elementi che qualche allarme fanno scattare. La crescita di Hyrox non deve essere un alibi ma anzi, un qualcosa da sfruttare e da cui prendere spunto. E’ sottinteso che parliamo del mondo delle gare e non del metodo di allenamento che risulta ancora molto amato e utilizzato anche da chi pratica Hyrox (vedi l’ultima intervista da noi fatta alla campionessa italiana Camilla Massa in cui conferma che qualche allenamento stile CrossFit lo inserisce nella sua routine) e difficilmente può e potrà essere sostituito.
Quale tipo di soluzioni?
Difficile pensare che gli amanti della tradizione agonistica possano accogliere con entusiasmo qualche rivoluzione drastica ma qualcuno potrebbe avere già a piano qualche idea per rivedere le tempistiche delle gare.
Sappiamo con certezza che alcuni organizzatori ci stanno pensando.
- Un approccio che tende a comprimere l’impegno per singolo atleta senza tagliare il minutaggio in gara potrebbe portare dei vantaggi anche in termini di timeline riuscendo a far gareggiare molte più persone in un tempo ristretto ma garantendo il medesimo impegno sul floor.
Quante volte poi si è parlato e discusso della poca “televisività” delle gare di CrossFit® per via del format troppo lungo e dispersivo?
Nulla vieta di studiare anche un mix dei due approcci garantendo un format classico per alcune categorie e un format “compresso” per altre.
Da anni, ad esempio, il Wodapalooza inserisce all’interno del suo format il Gauntlet in cui gli atleti devono affrontare workout multipli all’interno di una finestra di 60 minuti.
- Uno degli elementi però negativi di questo possibile approccio potrebbe essere rappresentato dalla completezza dei workout che potrebbero essere proposti. Spesso raccogliamo critiche da atleti che lamentano la mancanza di qualche movimento tra quelli proposti in una competizione CrossFit® che assicura anche 5 o 6 wod (“…bella la gara però mancava l’HSW o i RingMU…“) sottolineando che spesso non si riesce a testare il vero livello di fitness di un atleta quando, per livello di fitness, si intende un mix dei 3 domini GMW (mixati e non) più la specificità su qualche skill particolare.
Ciò che differenzia CrossFit® da qualsiasi altra disciplina sta proprio nella varianza infinita di combinazioni utili ma mai sufficiente per trovare l’atleta più in forma, completo, forte e resiliente.
Concludendo: inutile nascondere che la stagione competitiva in corso è forse la più difficile per CrossFit® da sempre. Una conseguenza inevitabile dopo anni di continue modifiche al format, di continui cambiamenti ai vertici societari e di mancanze che hanno avuto culmine negli ultimi CrossFit Games con la tragedia della morte di Lazar Dukic. La nostra visione di uno split societario tra CrossFit LLC e CrossFit Sport (rileggi l’articolo) poteva essere una soluzione strategica importante ma da agosto tutto rimane silente da CrossFit HQ in merito al futuro, che è ormai anche il presente, della stagione competitiva in cui si parla di un percorso totalmente online (ivi incluse le Semifinals).
Viceversa in poco tempo Hyrox non rimane certo a guardare e sta crescendo anche da questo punto di vista con una società solida che sta addirittura assumendo delle posizioni in Italia oltre ad avere alle spalle Infront come Partner strategico per l’organizzazione degli eventi in tutto il mondo.
Cosa ci dovremo aspettare?