Un vademecum psicologico su cosa succede durante e post un evento traumatico e ritrovare la motivazione ad allenarti.

La tragica scomparsa di Lazar Đukić durante i CrossFit Games ha colpito profondamente non solo chi lo conosceva personalmente, ma anche tutta la comunità di atleti che ha seguito l’evento. Non ci sono parole a riguardo, se non tanto dolore.

Nei giorni e nelle settimane a venire, è importante essere consapevoli delle reazioni che potrebbero emergere, sia per chi ha vissuto il trauma direttamente, sia per chi lo ha sperimentato in modo indiretto.

Per chi era in prima linea o stava seguendo a distanza, nelle prime ore ma anche giorni dopo il trauma, è comune sperimentare una varietà di emozioni:

  • Disorientamento: la mente potrebbe avere difficoltà a processare la realtà dell’accaduto, portando a un senso di distacco o di “irrealtà”.
  • Negazione: nei primi giorni dopo una perdita improvvisa, è comune provare un senso di incredulità. Potresti sentirti come se non fosse reale, come se il dolore fosse troppo grande per essere vero. Questa fase serve a dare tempo alla mente per adattarsi alla nuova realtà.
  • Rabbia: man mano che il colpo iniziale si affievolisce è possibile che emergano sentimenti di rabbia e frustrazione. Potresti sentirti arrabbiato con il destino, con te stesso, o con gli altri per l’ingiustizia della situazione. La rabbia è una risposta naturale al dolore e può manifestarsi in modi inaspettati.
  • Tristezza: quando la realtà della perdita si fa più chiara, è normale entrare in uno stato di tristezza profonda. Sentimenti di vuoto, isolamento e mancanza di energia sono comuni. 
  • Senso di colpa: “Si poteva fare qualcosa di più?”. Magari questa emozione è più facile venga sperimentata dai soccorritori o da parte di chi era presente sul posto.

Dal punto di vista fisico è possibile sentirsi affaticati o avere difficoltà nell’addormentamento, questo perché il trauma può interferire con il sonno rendendolo frammentato.

Inoltre, tensioni muscolari o mal di testa, possono essere sintomi di una somatizzazione per l’evento stressante.

Pensieri ricorrenti se non vere e proprie immagini intrusive potrebbero distoglierti dalle tue attività usuali, emergendo inaspettatamente.

Questi CrossFit Games 2024 avrebbero dovuto essere il ritrovo annuale di una comunità caratterizzati da spensieratezza e voglia di condivisione. Il dolore per la perdita che stiamo vivendo come comunità sono reali e tangibili. 

Prenditi il tempo per ascoltare te stesso e riconoscere ciò che provi.

È importante ricordare che queste reazioni sono normali e fanno parte del processo di elaborazione del trauma. Tuttavia, se dopo alcune settimane noti che queste sensazioni non diminuiscono o che iniziano a interferire in modo significativo con la tua vita, potrebbe essere utile considerare di cercare il supporto di un professionista.

Non ci sono parole per descrivere quanto è successo. Affrontare un trauma, nonchè una perdita, è un viaggio complesso e personale.

Ricorda che anche quando il mondo ti crolla addosso, si può ripartire.

Cieli blu, Lazar.

Dottoressa Vanessa Coccimiglio

Conosce il CrossFit® per caso, in mezzo al deserto, se ne innamora.
Le piacciono i legami che nascono nei box, luogo in cui passa tanto tempo.
Porta sempre con sé i suoi dumbbell personali di 8 e 6 anni.
Strizzacervelli.
Curiosa.
Ama osservare e condividere le interazioni tra mente e CrossFit®. Come lo fa? Grazie a Dummies at the Box

Psicologa - Esperta in valutazione Stress Lavoro-Correlato

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