L’atleta serbo Lazar è deceduto durante il workout di nuoto nel lago di Fort Worth (Texas). Polemiche per i soccorsi tardivi; la gara continua.

Nessuno ci crede ancora, nessuno voleva crederci men che meno durante quegli attimi confusi che hanno caratterizzato gli ultimi minuti del primo workout dei CrossFit® Games 2024.

Nuova location, nuova città, tante aspettative subito completamente devastate, come lo sono tutti, dalla tragica scomparsa del campionissimo serbo Lazar Dukic. Si, purtroppo è tutto vero, Lazar Dukic il fenomeno europeo di cui anche noi italiani in qualche modo andavamo fieri è morto.

Impossibile da credere ma è successo. Poteva capitare a chiunque e questo non è un bene, ma è capitato a lui e non resta che pregare e commemorare una tragica scomparsa sotto gli occhi della famiglia, della fidanzata, del fratello Luka che gareggiava assieme e di tanti tifosi assiepati attorno a lago Marine Creek Lake di Fort Forth.

La prova consisteva in una corsa di 3.5 miglia (circa 5,6 chilometri) di corsa e successivamente 800 metri di nuoto in acque libere dentro il lago Marine Creek.

Iniziano ad arrivare i primi atleti e Lazar è nel gruppo di testa. Uomini e donne condividono lo stesso “campo gara”, praticamente 80 atleti stanno gareggiando contemporaneamente. Le telecamere indugiano su Tia Toomey che taglia il traguardo prima tra le donne e poco dietro di lei, circa 100mt dalla riva, si intravede l’atleta serbo che inizia ad avere qualche difficoltà nella nuotata, praticamente fermandosi.

Le telecamere poi si spostano sugli atleti che stanno tagliando il traguardo e si perde di vista Lazar. Purtroppo non solo le telecamere lo hanno perso di vista, ma tutti.

Arrivano man mano gli altri atleti, arriva anche il fratello Luka Dukic. La fidanzata lo cerca, non lo vede. Il fratello visibilmente agitato inizia a chiedere insistentemente a tutti dove sia Lazar. Nessuno lo sa, nessuno l’ha più visto uscire dall’acqua, nessuno l’ha visto tagliare il traguardo. Incredulità, agitazione, dramma.

Poco prima qualche testimone dice di aver visto un uomo, probabilmente un tifoso, gettarsi nel lago (poi confermato da qualche immagine circolata online) per cercare di salvare il campione serbo. Nulla da fare, non riemergerà più dalle acque scure del lago. Altri riportano che questo tifoso sia stato fermato da qualche addetto (noi non possiamo confermare o smentire).

I soccorsi arrivano, tardi, barche perlustrano il punto dove Lazar si è inabissato. Dopo troppo tempo arrivano dei sommozzatori che recuperano il corpo a distanza di 1 ora circa come riportato dalle fonti locali.

È morto Lazar Ðukic ai CrossFit Games 2024, incredibile

Ed è così che in poco tempo Lazar Dukic è morto partecipando ai CrossFit® Games 2024, il suo sogno, la sua passione, il suo lavoro. La notizia del decesso non tarda ad arrivare, a differenza dei soccorsi. Solo in un primo momento si poteva ancora sperare che il corpo fosse recuperato per provare disperate manovre di rianimazione. Purtroppo il tempo è stato fatale, quello con cui Lazar ha sempre combattuto per cercare di chiudere un workout prima di tutti. E lo faceva sempre col sorriso, una persona umile quanto estremamente positiva e disponibile che noi abbiamo incontrato molte volte, dalle Semifinals fino ai CrossFit® Games di Madison.

Per Lazar il tempo è stato fatale, nessuno si è apparentemente accorto delle sue difficoltà e quando si è inabissato, nessuno sapeva dove fosse. Grave è che non ci fosse una squadra di sommozzatori pronta per scendere a recuperare l’atleta. In questi casi se passano troppi minuti le speranze di rianimare un corpo annegato si riducono al lumicino, ogni secondo è d’oro.

Ancor più grave è la mancanza di un presidio di primo soccorso più capillare di quanto non ci fosse realmente. Se nessuno si è accorto che Lazar stava avendo difficoltà nella nuotata a 100mt dall’arrivo, significa che nessuno stava presidiando quella zona. Anche negli anni passati ai Games abbiamo visto prove di nuoto in acque libere come nel lago Monona di Madison. Da alcune immagini di repertorio disponibili su YouTube, alcuni fanno notare che lo spiegamento di motovedette e di addetti al primo soccorso era più capillare. Lungi da noi a far valutazioni su dati non in nostro possesso del personale a disposizione.

Anche Elisa Fuliano, la nostra unica atleta presente in gara, ha raccontato in un contributo sul canale YouTube di Demantur (vedi qui) che ha avuto la netta sensazione di una mancanza di personale in acqua per un primo soccorso. Elisa nei suoi 800mt di nuoto ha avuto un momento di difficoltà; alzando la testa per vedere se ci fosse qualcuno a cui chiedere aiuto non ha individuato nessuno nei paraggi con la netta sensazione che se avesse avuto una seria difficoltà a procedere nessuno si sarebbe (forse, speriamo di no) accorto di lei.

Dopo il ritrovamento del corpo, le autorità locali hanno constatato il decesso di Lazar. Grande sconcerto, grandi tavole rotonde con varie delegazioni per capire che fare, continuare o meno: ma questa è un’altra storia. Si continua ma non per tutti gli atleti, alcuni già si sono ritirati spontaneamente. Decisione non facile, mille variabili, sponsor, contratti. Chi può biasimare.

  • Rimane che un ragazzo è morto, rimane che Lazar non c’è più e poteva accadere a chiunque degli altri 78 atleti in gara (78 perchè Victor Hoffer si è ritirato dai CrossFit® Games e non ha preso parte al primo wod)
  • Rimane che il CrossFit® è un grande sport, rimane che il CrossFit® è un grande metodo di allenamento per la salute e la forma fisica.
  • Rimane che qualcuno dovrà spiegare cos’è successo in questa competizione e che si prendano le giuste responsabilità se verranno accertate.

Ciao Lazar

Cover Pic courtesy by @7captime


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CrossFit lover over years with hystorical passion for sports, analysis and journalism.
Training early morning, working class for an Investment Banking daily, writing something on the blog late.
Founder of Dummies at the Box italian crossfit blog

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