Le novità della stagione competitiva CrossFit tra dubbi, incertezze e opportunità. Sarà una stagione di transizione?
Titolo volutamente provocatorio ma quanto mai rappresentativo di una situazione di estrema transizione e trasformazione su cui molti si stanno perdendo.
La stagione CrossFit® sta iniziando con, ancora una volta, numerose novità di format. Eliminati i Quartefinals, effettivamente poco utili. Splittati i Semifinals in due tipologie tra In-Person e Online. Rimodulate tutte le percentuali di accesso tra una fase e l’altra. Buttato nel water l’ostrogoto metodo D’Hont che calcolava gli slot di accesso ai Games per ogni Continente e cambio di locaton per le finalissime Individuals che si terranno ad Albany (NY).
Questa rivoluzione è sicuramente il meno dei problemi visto che CrossFit® ci ha abituato (male) a continui cambi di format in tutti questi anni. D’altronde l’abituare la sua utenza ad un format stabile sarebbe stata la vera novità.
La partita vera si gioca sulle iscrizioni agli Open. Tutte le proiezioni stanno mostrando numeri provvisori in netto calo rispetto l’anno scorso con il rischio di toccare minimi di iscritti che non si vedevano da anni.
Ad oggi, con i dati disponibili condivisi da Known Knowable si può affermare quanto segue:
- Registrazioni al CrossFit Open 2025 vs. 2024
- Dopo 15 giorni, nel 2025 ci sono 42.877 iscritti, mentre nel 2024 erano 70.609, con un calo del -39,3% (-27.7K).
Una contrazione di questo tipo, se verrà confermata anche alla fine delle iscrizioni, potrebbe produrre degli effetti che si riperquoterebbero sul Montepremi che verrà messo a disposizione, sulla stabilità del format che potrebbe in futuro subire ancora refinements per ridurne i costi.
L’altro aspetto, sempre da un punto di vista “competitivo”, sarà quello di capire chi effettivamente parteciperà agli Open e di conseguenza alla stagione CrossFit Games. Se alcuni atleti si sono esposti favorevolmente, sono la maggioranza quelli che ancora non hanno dato seguito ad alcun comunicato che sveli in modo ufficiale le loro intenzioni. Parliamo chiaramente dei Top Atleti, quelli che possono influire le scelte di altri atleti peer, della community e degli sponsor.
Cosa assisteremo
Da questo scenario di incertezza si stanno rafforzando competizioni che non necessariamente poggiano tutte le sue forze sulla stagione Licensed. Inoltre vengono alla luce nuovi format che stanno incuriosendo molto. Uno su tutti il World Fitness Project che ingloba parte dei migliori atleti del mondo culminando in una finalissima a Copenaghen a dicembre. Il WFP ha decisamente portato dalla sua atleti eccezionali annunciando proprio negli ultimi giorni i due pezzi grossi: Jeff Adler e Laura Horvath!
Cosa sappiamo del World Fitness Project -> clicca qui
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Anche in questo caso tutto è da valutare, imparare e conoscere. Per un atleta professionista non c’è mai pace e occorre sempre valutare dove e in cosa spendere le proprie forze sperando che sponsor e spettatori prima o poi non si scoraggino o si stufino.
“Quanto è bello, quanto è figo il Wodapalooza” tutti digitano sui propri social a suon di stories e post emozionali. Ma in quanti se lo possono permettere il WZA?
La competizione sponsorizzata da qualche anno da TYR è senza dubbio una delle gare più importanti e sembra risplendere ancora di più quest’anno vista la situazione incerta che caratterizza tutto lo scenario. Detto questo, per la maggior parte delle persone Miami è overbudget e andarci a gareggiare o semplicemente chi gareggia è uno sfizio bello oneroso. Può essere considerato un’investimento ma con quale ritorno effettivo? Solo qualche Top atleta può considerare Miami affordable con l’aiuto dei suoi sponsor, e in Italia ne contiamo due, forse 3.
Abbiamo in sintesi:
- un percorso Licensed CrossFit molto rimodulato in cui non sappiamo chi vi parteciperà e se sarà ancora il punto di riferimento per gli atleti professionistici
- una forte spinta da altre competizioni storiche (WZA, Rogue) che stanno catalizzando l’attenzione anche dei media
- l‘avvento di altri format che si intersecano con il periodo di In-Season e che stanno riuscendo a raccogliere numerose adesioni sparagliando le carte e collezionando figurine prestigiose da mostrare sui social.
Cosa significa questo? Dal nostro punto di vista che ancora è tutto molto incerto, mutevole e poco maturo per considerare stabile un sistema competitivo al fine di permettere ad un atleta di scegliere consapevolmente ma soprattutto serenamente.
L’unica cosa che rimane, e su cui forse è veramente opportuno focalizzarsi, è la metodologia CrossFit, il buon coaching, la salute ed il divertimento!