E’ davvero utile Whoop®? L’abbiamo provato per più di due anni ed ecco cosa è emerso. La nostra recensione.
Ci sono Rory McIlroy, uno dei golfisti più famosi al mondo, Patrick Mahomes, probabilmente il quaterback più talentuoso dell’NFL, e Kevin Durant, la star NBA… No, non è l’inizio di una barzelletta, o di una storia sportiva a stelle strisce stile ‘rags to riches’, ma la riunione degli investitori di WHOOP®, l’azienda fondata a Boston (Massachusetts, USA) che produce l’omonimo wearable. Stiamo parlando – giusto per dare un minimo di contesto – di una company valutata a fine 2021 all’incirca 3.6 miliardi di sonanti dollari americani, con rounds di investimento stimati in circa 200 milioni.
Durante il Giro d’Italia 2022, grazie ad una partnership con Velon ha fornito i dati relativi alla frequenza cardiaca degli atleti, che sono stati trasmessi in diretta TV.
Cos’è Whoop e a cosa serve?
I più attenti si ricorderanno che ne abbiamo già parlato ad inizio anno. Ma non era una vera recensione.
Per tutti gli altri: nessuno schermo, nessuna notifica audio durante il giorno, ma un flusso constante di dati biometrici che vengono archiviati ed ordinati in tempo reale sull’app dedicata. Identifica e classifica lo sforzo su una scala tra 0 e 21, e le prestazioni durante il sonno tra lo 0 e il 100%.
Cos’è Whoop? Il WHOOP® è un fitness tracker impermeabile IP68 fino a 10 metri per 2 ore, è dotato di cinque led, quattro fotodiodi e una batteria che assicura una durata compresa tra i quattro e i cinque giorni. La ricarica è wireless e può essere eseguita direttamente al polso (durata 2 – 2,5 ore) grazie all’applicazione di un battery pack impermeabile che, a sua volta, viene ricaricato tramite porta USB-C.
C’è un po’ d’Italia nel cinturino SuperKnit che è costruito con l’impiego di fibre tessili Poly Lycra e Pima Cotton. Il chipset è assicurato al polso (o in alternativa alla caviglia, o al braccio) tramite la chiusura brevettata Fast Link™.
La mia esperienza con Whoop®
Al 31/12/2022, momento in cui scrivo questo articolo, ho collezionato la bellezza di 849 giorni consecutivi in cui ho indossato il WHOOP®. Sono membro dal settembre 2020, ed il canone mensile quando l’ho preso e vivevo negli USA era di 20$ al mese. Nella palestra di CrossFit® che frequentavo, almeno il 50% degli avventori lo vestiva.
Sono passato da due modelli differenti.
Attualmente indosso la versione 4.0, che risulta essere decisamente più compatta sul polso e più leggera. È un dispositivo che pesa 29g (pesati dal sottoscritto e non dichiarati), ed è vero che dopo poco tempo vi dimenticherete di averlo al polso, senza fastidi anche durante il sonno. Gli unici momenti in cui – alle volte – ne ho sentito il fastidio è stato in giornate molto molto calde, in cui il cinturino in tessuto non è stato d’aiuto. Per il resto, durante i workout ce ne si dimentica molto velocemente, se non utilizzate dei paracalli con un cinturino largo, che alle volte può creare fastidiose interferenze. Per amor di cronaca – comunque – il dispositivo è indossabile anche al braccio (zona bicipite per intenderci), o comprando i prodotti compatibili – come intimo, shorts, body – che hanno una predisposizione per il suo alloggiamento.
Devo dire che dopo due anni abbondanti di utilizzo, l’ho testato davvero in ogni condizione. Sia sportiva (CrossFit® appunto, ma anche nuoto, sci, sci alpinismo, weightlifting, corsa, bici, etc…), che non. Si integra bene con iOS, con la sua app dedicata e all’interno dell’ecosistema, si integra bene anche con gli altri dispositivi (ho anche un Apple Watch 6th serie e un Suunto 9, che utilizzo alternativamente).
Cosa monitora Whoop
Con la versione 4.0, è stata migliorata la modalità denominata Health Monitor (salita alla ribalta in tempi pandemici, perché – negli USA – è stata utilizzata a supporto della diagnosi di COVID-19), che attraverso 5 parametri ricava lo stato di salute di chi lo indossa (rispetto ai 3 della versione 3.0).
I parametri sono:
- Respiratory Rate = numero di respirazioni al minuto
- Blood Oxygen = ossigenazione sanguigna su base percentuale
- RHR (Resting Hearth Rate) = numero di battiti cardiaci per minuto a riposo
- HRV (Hearth Rate Variability) = tempo tra due battiti cardiaci
- Delta Skin Temperature = variazione di temperatura della pelle rispetto alla baseline
Come potete immaginare, ognuno di questi parametri viene settato creando una baseline dopo una lettura continua per alcuni giorni (da 5 a 30 in base al parametro).
Se tutti i parametri sono all’interno del loro range di normalità, tutto bene. Al contrario se alcuni di questi parametri iniziano a superare le soglie, si riceva un alert che varia da arancione a rosso in funzione del numero di parametri fuori soglia. Giusto per intenderci, quando durante il Natale 2021 ho contratto il COVID, il WHOOP® mi segnalava 3 parametri fuori soglia (respiratory rate, blood oxygen e RHR), mentre qualche settimana fa – con l’influenza stagionale – mi segnalava il respiratory rate e la temperatura della pelle (avevo la febbre al contrario del dicembre 2021). Insomma, con una buona approssimazione, ci ha azzeccato.
L’affidabilità generale è buona, ma è bene sottolineare che stiamo parlando in termini qualitativi e non quantitativi. Mi spiego, se pensate che possa dirvi con precisione quanta fatica avete fatto, quanto siete stati in soglia o fuorisoglia, etc etc. Ecco, non è questo il dispositivo (e non lo è neanche nessuno di quelli che potete indossare – ma servono strumentazioni molto più attendibili, sofisticate e costose).
Se invece la velleità è quella di stimare a grandi linee quanto sforzo avete fatto nella giornata, e provare a monitorare un po’ il sonno – allora questo dispositivo può fare al caso vostro. Tradotto, quando ho fatto dei Murph mi segnava uno strain alto, e quando dormo male mi segna un riposo non adeguato.
Voi direte, scontato, no? Avete ragione.
Tengo a sottolineare inoltre, che nell’utilizzo di tutti i giorni, e anche nel confronto con altri utenti, la tendenza è quella di favorire (sovrastimare?) allenamenti cardio rispetto a quelli che tendono ad essere maggiormente anaerobici. Perché? Perché – ovviamente – è tutto basato sulla base dei dati cardiaci.
Inoltre, permette di compilare un diario delle attività/abitudini/percezione fisica e psicologica (da quanti caffè ai bevuto, a sei hai dormito con cane o gatto o fino a quante birre hai bevuto), che incrocerà con i dati misurati definendo quali di questi habit migliorano o peggiorano le tue performance.
Ora la fatidica domanda, ma serve davvero Whoop?
Serve davvero Whoop?
L’utilità e la componente psicologica
In questi due anni e rotti, ad ogni rinnovo (annuale, solitamente dai 250 ai 300€ – sì, non proprio economico) mi sono ripromesso di non farlo.
Sì, perché il prodotto in sé è free, alla sottoscrizione di un abbonamento da mensile ad annuale. Eppure, sono ancora qua. Eh già. Se devo essere sincero ci sono due componenti in gioco. La prima è l’effettiva utilità. Il WHOOP® è un prodotto molto specifico, che ha esclusivamente funzionalità dedicate alle attività sportive (non a caso è sponsor esclusivamente di atleti professionisti e nel tempo di ha sponsorizzato anche alcuni eventi – vedi i CrossFit® Games, a differenza dei competitors) ed in particolare al recupero.
Ora, vorrei giustificare, dicendo che sono uno che dorme male che ha bisogno di sapere come va etc. etc. Non è così. E non è indispensabile neanche per chi ne soffre. È più una curiosità (come avrete capito le cose tecnologiche ci piacciono molto) misto ad un appagamento del proprio ego che si mischia a una componente psicologica.
Avere qualcosa di tangibile per dire ‘oggi mi sono allenato intensamente’ oppure ‘oggi ho dormito bene sono pronto per spaccare’, ha dei risvolti psicologici indubbi. E credo che questo giochi anche a favore di molti atleti professionisti, dove la componente psicologica è fondamentale (molto più che per noi comuni mortali).
Morale della favola. È indispensabile? No. È utile? A tratti. Ne faresti a meno? No.
Conclusioni della recensione di Whoop®
Ricapitolando:
- al WHOOP® mancano quasi tutte le funzionalità che ti aspetteresti da un moderno wearable.
- Non tiene traccia di passi, scale salite o minuti attivi.
- Non mostra le notifiche.
- Non c’è nemmeno uno schermo su cui visualizzarle, le notifiche.
- Non può dirti l’ora, quindi dimentica i timer.
- Anche i pagamenti contactless e i promemoria mancano. La sua caratteristica più smart è la possibilità di impostare un singolo allarme tattile.
Certo, non fa molto, ma quello che fa, LO FA BENE.
Se siete alla ricerca di un dispositivo wearable che vi permetta di monitorare la qualità del sonno, e fate delle attività cardio-intensive, allora fa al caso vostro.
Nel caso voleste provarlo, a questo link potete accedere ad un mese gratuito!
Piccolo disclaimer finale per i boomer facilmente triggerabili, ovviamente (ci pare scontato dal tono del testo, ma è meglio specificarlo) è una recensione non sponsorizzata, e ogni impressione è frutto di esperienza personale, o di ricerca approfondita.
QUANTO COSTA WHOOP?
Vediamo quanto costa attualmente Whoop, disponibile su sottoscrizione di abbonamenti